“Un anno quello che sta per concludersi che sfiorerà nel nostro Paese i 400 milioni di presenze turistiche”. “Queste presenze – dichiara Piccoli – oggi vedono riscoprire, oltre le città d’arte, quei territori e i borghi che da troppo tempo sono stati dimenticati dal mercato immobiliare ed in tutto questo le affittanze brevi sono state le protagoniste assolute. Le locazioni brevi oggi non sono concorrenziali alle strutture alberghiere ma complementari ad un’offerta consolidata di ricettività per il Paese. Nel periodo gennaio-settembre 2022 gli affitti brevi hanno fatto segnare delle prenotazioni che valgono 9,7 miliardi di euro (nel 2021 hanno fatto segnare complessivamente 10,4 miliardi di euro)”. Un fenomeno questo che la Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali sta monitorando costantemente anche perché molte imprese e agenzie immobiliari stanno curando quest’attività locativa che non è soltanto turistica ma soddisfa anche una domanda di carattere sociale (circa il 30% del totale) legate ad esigenze di tipo sanitario, formativo e lavorativo. “Oggi purtroppo gli affitti brevi sono stati presi di mira da alcune amministrazioni comunali nelle città metropolitane altamente turistiche, in quanto priverebbero il mercato locale di unità abitative da concedere in locazione ai residenti. Da un’analisi effettuata dal nostro Centro Studi FIAIP – ribadisce Piccoli – risulta che la popolazione italiana nel 2050 perderà circa il 36% della classe media d’età (44-55 anni) e che lo stock residenziale fotografato nel 2022 ci indica in 3.800.000 unità con le luci spente al netto delle seconde case turistiche, di quelle occupate da non residenti e di quelle inagibili”. “Le locazioni brevi attraggono sempre più gli investimenti immobiliari, nazionali e internazionali, – afferma Baccarini – perché hanno una redditività netta elevata, sono privi del rischio di morosità e sono flessibili nella durata. E’ un segmento che, pertanto, non va vessato, ma salvaguardato, mentre per fronteggiare la crescente scarsità urbana di offerta di alloggi per residenti, serve un strategia Nazionale delle città che, attraverso la definizione di precise linee guida, includa un piano comunale strutturato di edilizia sociale convenzionata consentendo, anche e soprattutto tramite la riqualificazione di quell’ingente parte di patrimonio pubblico inutilizzato e decadente, di mettere a disposizione dei cittadini abitazioni a prezzi convenzionati o a canoni calmierati, ponendo fine all’introduzione di norme liberticide e anticostituzionali orientate a limitare il diritto del proprietario di affittare liberamente il proprio immobile, spesso acquistato con i risparmi accumulati con anni e anni di sacrifici”. “È inoltre necessario – conclude Baccarini – uniformare le normative regionali che coinvolgono la gestione degli affitti brevi troppo differenti tra loro nel trattare la stessa materia. Un allineamento che garantisca agli operatori una maggiore semplificazione burocratica nell’erogare il servizio anche in territori differenti a beneficio delle moderne esigenze del fruitore e favorisca, alle istituzioni dedicate, una tempestività nei controlli, assicurando, trasversalmente, trasparenza e legalità a tutela della collettività e nell’interesse dell’intero sistema Paese” https://www.requadro.com/affitti-brevi-fiaip-unopportunita-per-tutto-il-paese Il Presidente di CleanBnB, Francesco Zorgno, e Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb per l'Italia e l'Europa sud-orientale al Ttg di Rimini il 12 ottobre 2022 , in occasione del consueto appuntamento di confronto tra i due leader del settore, avevano condiviso i più recenti cambiamenti nel turismo in appartamento e delineato lo scenario degli sviluppi futuri del comparto che gioca un ruolo sempre più rilevante in termini di sostenibilità. “Aldilà della sostenibilità economico finanziaria, quello degli affitti brevi è un business che ha un forte impatto ambientale e sociale - aggiunge Francesco Zorgno -, a partire dall’attenzione al risparmio energetico, emersa fortemente negli ultimi mesi, sino alla riqualificazione e recupero di immobili inutilizzati o abbandonati, la valorizzazione di borghi e di quartieri prima non interessati da flussi turistici; dalla creazione di nuove opportunità di lavoro e di reddito integrativo al ripopolamento dei centri storici che risveglia l’indotto economico e sociale. Gli affitti brevi continuano a rappresentare un’eccellente opportunità per mettere a reddito immobili inutilizzati o destinati agli affitti tradizionali, lo dimostrano i risultati degli ultimi mesi che hanno risvegliato l’interesse di proprietari e investitori e confermano le potenzialità di un comparto che ha contribuito a favorire nuove esperienze turistiche e culturali oltre che a bilanciare i flussi turistici in modo sostenibile”. Del resto, come sottolineato da Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia, “anche il mondo del lavoro sta cambiando, si tratta di un trend che si è consolidato e la flessibilità diventerà un elemento strutturale portando un nuovo tipo di turista. Per la prima volta, milioni di persone possono vivere ovunque, il più grande cambiamento nel mondo dei viaggi dall’introduzione dei voli commerciali. L'Italia deve farsi trovare pronta per cogliere questa opportunità, e bene ha fatto il governo a prevedere un visto per questo tipo di viaggiatori. Grazie al nostro programma ‘Vivi e lavora ovunque’ vogliamo lavorare a quattro mani con le destinazioni per permettere anche ai territori e le comunità più diverse di cogliere le opportunità del nuovo turismo”. CleanBnB ha appena pubblicato la terza edizione del Report di Sostenibilità con il quale intende fornire una rappresentazione degli impatti sociali, ambientali ed economici e monitorarli per migliorare costantemente la propria azione.
GLI AFFITTI BREVI VALGONO 10 MILIARDI DI EURO
Aggiornamento: 21 nov 2022
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